Analisi Favoriti Liegi-Bastogne-Liegi 2023: riuscirà Remco Evenepoel a fermare il dominio di Tadej Pogacar?

Spetterà alla Liegi – Bastogne – Liegi 2023 far calare il sipario su una splendida Primavera delle classiche. La Doyenne, in programma domenica 23 aprile, sarà, come da tradizione, l’ultimo appuntamento del Trittico delle Ardenne ed è attesa dagli appassionati per il possibile confronto tra gli ultimi due vincitori: Remco Evenepoel e Tadej Pogacar. Non mancheranno, ovviamente, i grandi nomi al via, ma gli occhi saranno tutti per l’attesissima sfida tra il campione del mondo e lo sloveno, a caccia di uno storico tris (riuscito solamente a Davide Rebellin e Philippe Gilbert) dopo aver conquistato Amstel Gold Race e Freccia Vallone. Si prospetta, dunque, grande bagarre lungo un percorso che si conferma fedele alla tradizione, ricalcando in buona parte quello affrontato lo scorso anno.

Albo d’oro recente Liegi – Bastogne – Liegi

2022 EVENEPOEL Remco
2021 POGACAR Tadej
2020 ROGLIC Primoz
2019 FUGLSANG Jakob
2018 JUNGELS Bob
2017 VALVERDE Alejandro
2016 POELS Wout
2015 VALVERDE Alejandro
2014 GERRANS Simon
2013 MARTIN Dan

Favoriti Liegi – Bastogne – Liegi 2023

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La quarta Monumento dell’anno ha un favorito numero uno: quel Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che ha letteralmente cannibalizzato questa primavera ciclistica. Il fenomeno sloveno, che dopo aver vinto il Giro delle Fiandre, non si è più fermato, dominando anche Amstel Gold Race e Freccia Vallone, ha messo nel mirino uno storico tris nelle Ardenne, riuscito solo a Davide Rebellin nel 2004 ed a Philippe Gilbert nel 2011. Sulla carta, l’unico ostacolo tra lo sloveno, qui già vincitore nel 2021, e l’appuntamento con la storia, sarà proprio l’ultimo trionfatore sul traguardo della Doyenne, Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step). Il campione del mondo, dopo il secondo posto con due vittorie di tappa alla Volta a Catalunya, torna in corsa dopo un importante blocco in altura proprio nella gara in cui trionfò lo scorso anno al termine di un lungo assolo, di cui ha ovviamente fatto un obiettivo importante anche quest’anno.

Dunque ci si attende un grande duello tra i due, che si sono incontrati molto poco nelle ultime stagioni, con il fenomeno sloveno pronto a scrivere un’altra pagina di storia e il giovane belga, a cui si affida Patrick Lefevere per raddrizzare in extremis una primavera decisamente avara di soddisfazioni, determinato a ripetere l’impresa dello scorso anno per lanciarsi al meglio verso il Giro d’Italia. L’iridato, inoltre, potrà contare sull’apporto importante di Julian Alaphilippe, certamente non al meglio dopo aver dovuto saltare Amstel Gold Race e Freccia Vallone per le conseguenze della caduta subito al Giro delle Fiandre, e su un Andrea Bagioli apparso decisamente brillante nelle ultime settimane. Potrà invece rivelarsi importante per Pogacar l’aiuto che saprà dare Marc Hirschi, qui già tre volte in top10 tra cui la prima nel 2020 quando arrivò secondo.

Nonostante l’attesa sia tutta per il confronto tra i due fenomeni, non mancheranno di certo i corridori che proveranno ad inserirsi nella lotta. A cominciare da Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) che ha lanciato segnali importanti con il terzo posto all’Amstel, dopo che la brutta caduta alla Tirreno-Adriatico ne avevano condizionato l’approccio alle classiche iniziato brillantemente pochi giorni prima con lo splendido trionfo alle Strade Bianche. Il britannico, nonostante abbia ammesso di faticare attualmente con le lunghe distanze, sembra avere le giuste caratteristiche di esplosività necessarie per fare bene su questo tipo di percorso, che affronterà per la seconda volta in carriera.

Proveranno a lanciarsi nella mischia anche due tra gli uomini più in forma del momento, Mattias Skjelmose (Trek-Segafredo) e Ben Healy (EF Education-EasyPost), determinati a chiudere alla grande una primavera ricca di soddisfazioni. Il danese, ottavo all’Amstel Gold Race e splendido secondo sul Muro di Huy, ha dimostrato di stare benissimo e proverà a ripetersi in coppia con Giulio Ciccone, quinto, non senza qualche rimpianto, alla Freccia Vallone. Attenzione anche al giovane irlandese, autentica sorpresa della primavera, atteso alla prova con un percorso decisamente più esigente. Da non sottovalutare poi nella formazione statunitense, che sta vivendo un periodo eccezionale, la presenza di Neilson Powless, ottavo lo scorso anno e autore di piazzamenti importanti all’inizio della primavera.

Tra i corridori più attesi in salita ci sono indubbiamente i due spagnoli Mikel Landa (Bahrain Victorious) ed Enric Mas (Movistar). Il basco sarà uno degli uomini di riferimento di una delle squadre più interessanti viste anche le presenze di Pello Bilbao e Matej Mohoric, che possono offrire importanti soluzione tattiche alternative in una corsa che potrebbe esplodere da un momento all’altro, mentre il maiorchino sarà sostanzialmente l’unico terminale offensivo di una squadra comunque di buon livello, che proverà a scortarlo al meglio per confermarsi dopo lo splendido finale di stagione 2022. Il primo appare al momento più in forma, dopo il podio alla Freccia Vallone, ma qui siamo su un altro registro e le difficoltà che pensava di avere prima della corsa vallone potrebbero riemergere, mentre il secondo sta affrontando una preparazione più lineare, seppur meno fruttuosa, che potrebbe emergere domenica.

Tra gli uomini di esperienza e che in questa corsa hanno spesso mostrato di poter brillare attenzione anche a Romain Bardet (Team DSM) e Mike Woods (Israel-Premier Tech), che difficilmente avranno un ruolo principale, ma che comunque possono provare a dire la loro in una corsa che esalta le loro rispettive caratteristiche, di resistenza nel caso del francese, esplosività per il canadese. Il corridore transalpino fa parte di coloro che si sono un po’ sopresi del buon risultato sul Muro di Huy, al quale è arrivato dopo un lungo periodo difficile, ma non si tirerà indietro se vedrà girare bene la gamba, mentre il nordamericano è ha confermato una buona crescita e sulla micidiale rampa vallona non ha esitato a farsi vedere, provando a non subire necessariamente la corsa, chiudendo ai piedi del podio.

Un altro corridore che in passato ha ottenuto buoni risultati in questa gara è David Gaudu (Groupama-FDJ), terzo nel 2021. Il francese può contare su un percorso piuttosto adatto alle sue caratteristiche, ma bisognerà vedere se avrà superato i problemi di allergia che mercoledì lo avevano costretto a ritirarsi dalla Freccia Vallone. Nel caso non fosse così, la sua squadra potrà contare anche su Valentin Madouas e su Rudy Molard, con il secondo soprattutto in grado negli scorsi anni di trovare qualche buon piazzamento, anche se mai in top-10. Tra i primi dieci ci è invece entrato già due volte Tiesj Benoot, che sarà la punta principale di una Jumbo-Visma orfana di tre big come Roglic, Van Aert e Vingegaard, ma che avrà comunque anche Attila Valter come possibile carta da giocarsi, magari da lontano.

Più opzioni anche per la Bora-hansgrohe, che potrà contare soprattutto su Sergio Higuita, quinto un anno fa, e su Aleksandr Vlasov, senza però dimenticare Jai Hindley, all’esordio alla Doyenne, e il sempre solido Patrick Konrad, corridori questi ultimi che potrebbero provare a inserirsi in attacchi dalla distanza. Diverse frecce al proprio arco le avrà anche la Cofidis grazie agli esperti Ion Izagirre e Guillaume Martin, che probabilmente punteranno ad anticipare, ma non è da sottovalutare nemmeno Victor Lafay, che nell’ultimo periodo ha messo in mostra un’ottima condizione, chiudendo la Freccia Vallone al sesto posto. Avranno invece tutta la squadra a loro disposizione Warren Barguil (Team Arkéa-Samsic), spesso autore di buone prestazioni sulle Ardenne, e Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), secondo a sorpresa un anno fa. Per il belga, però, non sarà facile replicare il risultato del 2022 fa visti i problemi fisici avuti negli scorsi giorni.

Un uomo da classiche che potrebbe far bene è Benoit Cosnefoy (Ag2r Citroen), anche se in passato il 27enne non è mai riuscito a cogliere grandi piazzamenti in questa gara, ed è inoltre reduce da una bronchite che lo ha costretto a saltare la Freccia Vallone. Non è mai andato particolarmente bene alla Liegi nemmeno Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), ma al contrario di Cosnefroy il kazako sembra in ottima forma e potrebbe quindi provare a migliorare il suo risultato qui. Il classe 1992, poi, non ha paura ad attaccare da lontano, cosa che potrebbe permettergli di anticipare i favoriti. Dalla distanza dovranno probabilmente muoversi anche due squadre come Lotto Dstny e Intermarché-Circus-Wanty, con la prima che dovrebbe puntare su Maxim Van Gils e Andreas Kron e la seconda su Rui Costa, Kobe Goossens e sull’azzurro Lorenzo Rota.

A proposito di italiani, oltre ai già citati Ciccone, Bagioli e Rota, gli unici altri che potrebbero provare a ottenere un piazzamento dovrebbero essere Samuele Battistella (Astana Qazaqstan) e Matteo Sobrero (Team Jayco AlUla), quest’ultimo all’esordio assoluto in questa corsa ma con i gradi di capitano del suo team, mentre sembra difficile che possa essere protagonista, malgrado ottime caratteristiche e propensione, Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), che ultimamente ha un po’ faticato e che probabilmente si metterà a disposizione dei compagni di squadra Healy e Powless. Al servizio dei compagni di team saranno probabilmente anche Wout Poels (Bahrain Victorious), vincitore nel 2016, Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), tutti corridori che in passato sono stati in grado di salire sul podio della Liegi (o di sfiorarlo) ma che molto difficilmente potranno replicare tali risultati questa volta.

Borsino dei Favoriti Liegi – Bastogne – Liegi 2023

***** Tadej Pogacar
**** Remco Evenepoel, Tom Pidcock
*** Mikel Landa, Enric Mas, Mattias Skjelmose
** Romain Bardet, Tiesj Benoot, Ben Healy, Michael Woods
* Benoît Cosnefroy, David Gaudu, Alexey Lutsenko, Neilson Powless, Aleksandr Vlasov

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